“L’essere adulti non è una condizione che si acquisisce semplicemente con l’età. E’ piuttosto una identità che va formata entro l’ambiente in cui si è chiamati a vivere, avendo saldi punti di riferimento. L’essere Cristiani adulti è una vocazione che va riconosciuta, accolta ed esercitata” (Giovanni Paolo II agli Adulti di AC – 5 Settembre 1998).
La convinzione che anche un adulto possa impegnarsi a vario titolo nella Chiesa e nell’Associazione nasce dalla semplice constatazione che la fede non è mai un qualcosa raggiunto una volta per tutte ad una determinata età ma, al contrario, ha bisogno di essere coltivata, pensata, meditata lungo tutte le stagioni della vita.
Per questo vogliamo, da adulti, essere testimoni di Cristo risorto nei nostri ambienti di vita, cercando di essere persone che danno sapore, capaci di coinvolgere con l’esempio, o magari anche con le nostre “ragioni”, quanti la Provvidenza pone sulla nostra strada; vogliamo essere persone autentiche, riconciliate con la vita, che tengono lo sguardo fisso su quel Gesù che salva.
Accanto a questa tensione è tuttavia opportuno porsi nella prospettiva di dover “fronteggiare” o conciliare la realtà con l’ideale.
Il mondo adulto, in primis le famiglie, è super impegnato e trovare il modo per coinvolgerlo non è facile, nè in parrocchia nè tramite iniziative diocesane.
Noi ci proviamo, consapevoli che la posta in gioco è alta, è proporre un possibile cammino di santità che si gioca nel quotidiano, collaborando con i sacerdoti per portare il “Sì” di Dio al mondo, che inizia dal nostro quartiere.