Sentirci un po’ più incollati a Cristo – Racconto della Veglia diocesana di Adesione 2022

Che dire, ci siamo!

È il sette Dicembre, Vigilia dell’Immacolata.

Come ogni Sette Dicembre che si rispetti veniamo chiamati alla Veglia di Adesione di Azione Cattolica.

Coraggiosi eroi non ci lasciamo intimorire dall’Inverno che avanza e ci incamminiamo.

Da tutta Genova arriviamo.

Anche se fa freddo ci spingiamo dentro alle strade. Avanziamo baldanzosi.

Nonostante il buio che ci avvolge, troviamo la luce che ci accoglie.

Ad attenderci c’è l’Equipe Giovani, i nostri cuori si sciolgono con un piatto di ravioli fumanti preparato da Roberto e Carla, volontari generosi guidati da un fiero Don Nicolò: in poco tempo, con una rapidità spaventosa, sono riusciti a sfamare più di un centinaio di giovani. E come li hanno sfamati!

Poi ci basta poco: un po’ di musica con cui creare una grandissima coreografia improvvisata, ma ordinata: come ignorare la danza della panza, oppure i Bans di un buon Sabato di ACR?

Non si può!

Ed è così che si aspetta la Veglia.

In allegria, in compagnia, assieme. Scacciando quella paura che spesso prende alla gola, quella presunzione di crederci soli al mondo; invece: oltre centoventi ragazze e ragazzi, e ne mancano tra di noi!
Il tempo scorre in fretta, forse troppo, e in un attimo ci troviamo a dover sistemare il Chiostro delle Vigne che ci ha ospitato e correre dall’altro lato del vicolo, alla Basilica di Santa Maria.

Ci troviamo, insieme, l’unico modo per ricominciare.

Non ci siamo solo noi, ma anche i ragazzi dell’ACR e gli Adulti.

Riempiamo in fretta la Basilica.

Don Francesco e Don Claudio assieme ad un valoroso esercito di ministranti ci hanno preceduto, sono pronti a guidarci.

La veglia si compone di tre momenti: letture intervallate da canti ci accompagnano verso l’Adorazione.

È la voce degli Adulti che ci guida, come genitori, come compagni di viaggio più esperti.

Ma non solo.

Abbiamo piccoli doni: Padre Marco ci regala qualche parola, ci appiccica alla Chiesa, aderire è alla fine questo: rimanere incollati a Cristo.

Successivamente sono i ragazzi di ACR a portarci qualche esempio missionario, una spinta; come a dirci: vedete? Loro hanno fatto questo, e voi?

 

Sono tanti i nomi citati, le storie raccontate, da Bachelet a Mons. Pedemonte, passando per Nennolina, Armida Barelli, Cordelia Bernasconi.

La bella Chiesa è felice, attenta e si prepara all’Adorazione: esposto il Santissimo il silenzio si riempie.
La Veglia si conclude con la Benedizione Eucaristica.

E alla fine ci si incontra di nuovo, si parla, si fanno foto. Amicizie nuove, vecchie, conoscersi per non avere più paura; sentirsi un po’ incollati a Cristo.

 

Ci troviamo per ripartire, per dire che ci siamo, eccoci: siamo pronti per servire.

La Veglia è conclusa, la Chiesa è stata chiusa, ma il Bello deve ora continuare!

Avanti!

Giacomo Gatti