Alla scuola di San Filippo Neri: «Il Paradiso è casa nostra»

Cosa si potranno dire un Santo del 1500 e un gruppo di 140 adolescenti tra i 12 e i 14 anni? Possono le parole di un italiano volgare essere contemporanei alla vita nel 2024? Il messaggio di San Filippo Neri scalda il cuore? Ecco la scommessa raccolta dall’Equipe ACR diocesana che nel progettare la giornata dei 12-14, evento ormai consueto nell’anno associativo che racconta di una particolare attenzione verso i giovani cristiani in cammino. Una scommessa accolta e resa viva in una giornata che ha permesso ai ragazzi, provenienti da 20 parrocchie diverse, di incontrare San Filippo e la sua testimonianza.
In una mattina di giochi, coinvolti in una caccia al tesoro tra 5 diverse chiese del Centro Storico, i ragazzi, accompagnati dai loro educatori, hanno avuto l’occasione di riflettere sul messaggio della vita del Santo e declinarlo nella loro contemporaneità, di integrarlo con le loro vite, di raccogliere quelle domande e lasciarsi interrogare.
Ogni punto gioco ha permesso alle squadre di scorgere la bellezza del sacramento della Confessione, di vivere un momento di preghiera, facendo memoria dell’importanza della Messa e della liturgia, di farsi contagiare dalla gioia di San Filippo, di rivivere l’esperienza di servizio verso i malati e di ricordare che nei momenti di difficoltà la preghiera e la relazione con il Signore restituiscono una pienezza che si pensava perduta.
Un modello di santità quello di San Filippo che ha interrogato i ragazzi che, gioiosi e curiosi, hanno colorato i vicoli, raccogliendo la sfida lanciata dall’Equipe: trovare il tesoro.
Ed eccolo qui il tesoro della giornata: vivere la bellezza della Chiesa, preferendo il Paradiso, considerandolo casa nostra.Il momento del pranzo è stata l’occasione per condividere e spezzare il pane della fraternità tra risate e chiacchiere.
Nel pomeriggio, attraverso la preziosa testimonianza di Padre Dario e Davide, i ragazzi hanno avuto l’occasione di conoscere come il messaggio di San Filippo continui a camminare attraverso l’impegno di sacerdoti e laici che insieme portano avanti l’opera iniziata dal Santo.
Perché la santità è di tutti e “insieme” è la via maestra verso il paradiso.
A questo ci ha richiamato anche Don Francesco Laria nell’omelia della Messa a conclusione della giornata: il cristiano è una persona gioiosa, non già perché incolume dalla tristezza e dalle preoccupazioni, ma perché persona amata infinitamente.
Un amore, quello di Dio per ciascuno di noi, che accompagna la nostra quotidianità.
Cosa si potranno dire un Santo del 1500 e un gruppo di 140 adolescenti tra i 12 e i 14 anni?
Che siamo fatti per il Paradiso; che questo è più che una promessa.

Anna Basso
Consigliera Diocesana ACR

 

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