Eccoci, siamo arrivati. Sono circa le 9 di domenica 14 gennaio, i delegati delle varie parrocchie della nostra diocesi si riuniscono in Seminario per la giornata dell’Assemblea diocesana di Azione Cattolica.
È quasi come un rito di passaggio per la nostra diocesi: ogni tre anni quattro inviati per ogni parrocchia aderente, uno per l’ACR, uno per i Giovani, uno per gli Adulti e i rispettivi Presidenti parrocchiali, si ritrovano convocati dal Consiglio e dalla Presidenza diocesana per fare il punto della situazione e programmare il successivo triennio.
È molto atteso questo incontro, perché in realtà il Covid ha colpito la nostra Associazione in tanti modi, uno fra tanti quello di avere trasformato quest’ultimo triennio in un quadriennio in attesa che i contagi calassero.
È un giorno di gioia, gratitudine, grazia, ma anche un po’ di malinconia, perché oggi, con il rinnovo del Consiglio e della Presidenza, si accolgono i candidati scelti dai votanti e si salutano coloro che hanno prestato servizio negli anni trascorsi. Un passaggio di consegne per rinnovare l’Associazione e continuare ad accompagnare la Chiesa nella sua missione evangelizzatrice.
La giornata si apre con due tavole rotonde, ricchi confronti per analizzare il percorso fatto e creare solide basi per quello che sta iniziando.
La prima tavola rotonda dal titolo “L’AC e la rinnovata missione evangelizzatrice delle parrocchie” ha avuto un ampio Consigliere nazionale Alberto Macchiavello nei panni di moderatore, grazie al vice responsabile nazionale dell’ACR Maurizio Tibaldi, a Mons. Gianni Grondona, Vicario episcopale, al delegato regionale Paolo Ferrando e al segretario della Consulta dei laici nella nostra diocesi Stefano Gastaldo.
Maurizio ha sottolineato come l’AC sia una comunità gentile accogliente, inclusiva e attenta al prossimo. Un luogo con le porte aperte e per tutti. Essere di AC vuol dire essere cristiani che davvero incontrano, vivono le relazioni. Don Gianni in particolare chiede a ciascuno di noi di avere uno sguardo di fede e speranza, nella fedeltà alla Parola e al mondo. Pensando le nostre parrocchie come piccole comunità che annunciano il Vangelo. All’AC la Chiesa di Genova chiede di lavorare seriamente per mettersi in ascolto per quello che il Signore ci chiede. Crescere nella fede in modo da poter leggere la Parola di Dio viva attraverso quella scritta, perché lo Spirito ci parla attraverso le persone. Crescere nel sentirsi appartenenti alla Chiesa, col senso di corresponsabilità. Avendo l’attenzione a non creare un gruppo chiuso, ma essere collante nelle comunità parrocchiali. Non avendo lo scopo per sopravvivere, ma il desiderio di annunciare. Infine un sempre più consapevole impegno sociale per la pace e l’ambiente. Infine Paolo e Stefano hanno raccontato la bellezza della diversità delle esperienze che si vivono nella Associazione e nella Chiesa.
La seconda, invece, guidata dal Presidente diocesano, ha consentito alla Presidenza uscente di riflettere sui traguardi raggiunti e di suggerire obiettivi e strategie per la prossima. Sul palco si sono alternati gli interventi dei Vicepresidenti Adulti Eleonora Russo e Lorenzo Curinga, dei Vicepresidenti Giovani Martina Bottaro e Andrea Gatti, del Responsabile e Viceresponsabile ACR Matteo Di Biase e Lorenzo Buschiazzo ed infine dell’Assistente e Vice assistente don Francesco Laria e don Claudio Valente. Tanti i temi toccati attraverso il racconto di esperienze concrete vissute in questi anni (dai campi, agli incontri sul territorio, alle alleanze esterne alla nostra realtà associativa). L’importanza di vivere relazioni autentiche, anche nel difficile periodo Covid, partendo dalla capacità di accoglienza nutrita dal desiderio di essere Chiesa che possa essere casa per tutti. L’ascolto e la corresponsabilità nell’esperienza del Sinodo e in quella associativa che Papa Francesco ha definito essere palestra di sinodalità. La formazione integrale della persona come aspetto essenziale nel cammino di fede. La Comunione in parrocchia e in diocesi tra laici e sacerdoti e nel prendersi cura gli uni degli altri. A metà mattina l’assemblea dei partecipanti, divisi in gruppi, ha riletto insieme il Documento Assembleare per il triennio 2024-2027 per discutere di eventuali emendamenti da votare nel pomeriggio.
Alle 12 ci siamo riuniti nella Chiesa del Seminario per celebrare la Santa Messa, il cuore di tutto ciò che facciamo, la Comunione vera e autentica, Dio che si fa pane e consente a noi umani, finiti, fallibili e bisognosi, di accostarci, incontrarlo e concretamente sentirlo dentro di noi.
All’ora di pranzo, momento di convivialità e leggerezza, si sono anche aperti i seggi per le votazioni che per la prima volta si svolte telematicamente. Le operazioni di voto si sono concluse con la proclamazione degli eletti al termine dell’Assemblea.
Nel pomeriggio sono proseguiti i lavori sul programma che l’Associazione intende portare avanti nel prossimo triennio. Sono state votate in plenaria le varie proposte di modifica al Documento Assembleare dal titolo: “Se la Fede ci fa essere credenti e la Speranza ci fa credibili è solo la Carità che fa essere creduti”, che è stato approvato alla conclusione dei lavori.
Dopo la consegna delle nomine ai presidenti parrocchiali, a fine della giornata c’è stato il tempo per ringraziare il Signore per la bellezza del cammino fatto in questi anni. L’augurio sincero a chi prosegue e a chi inizia il servizio di poter vivere una così bella esperienza di Chiesa e fraternità.
Luca Mazzolino
Presidente diocesano uscente
e Sabrina Torre
Consigliera diocesana Settore Giovani
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