Da giovedì 24 a domenica 27 agosto alcuni membri della nostra Presidenza diocesana hanno partecipato all’Incontro nazionale per le Presidenze diocesane di AC “La Chiesa che sogniamo” che si è svolto a Castel Gandolfo.
Al termine di un’estate davvero eccezionale che ha visto le nostre Parrocchie impegnate in molteplici esperienze e numerosissimi dei nostri Giovani vivere il grande appuntamento della GMG di Lisbona, questo incontro è stata una bella e fraterna occasione per confrontarsi insieme sulla vita delle nostre Comunità, a partire da quattro direttrici fondamentali per l’AC: la gratitudine al Signore per la nostra esperienza di fede, il radicamento in Cristo e nei territori, il prendersi cura della Chiesa e dei fratelli, la capacità generativa del suo agire.
Una tappa importante nel cammino assembleare che è già incominciato nelle nostre Parrocchie e che vuole essere ancora una volta un tempo in cui vivere e rilanciare un’esperienza associativa immersa nella vita delle persone perché fondata e alimentata dall’Amore di Dio.
Di seguito il racconto delle giornate.
Un’estate davvero ricca quella dell’Azione Cattolica Italiana che, oltre ai campi estivi per giovani e ragazzi, ha proposto ai responsabili delle presidenze diocesane un’occasione di confronto e di incontro su una Chiesa bella, profetica e testimone di un cambiamento epocale in cui l’associazione si ripromette amicizia e impegno. Dal 24 al 27 agosto alla Mariapoli di Castelgandolfo (Roma) 750 responsabili diocesani di AC si sono riuniti e incontarti per approfondire il tema: “La Chiesa che sogniamo. Un cantiere sinodale per un’estate eccezionale”.
Un popolo in cammino che è arrivato da tutta Italia a Castelgandolfo per dire “noi ci siamo” su tanti temi quali la guerra, l’ecologia, il salario minimo, l’istruzione e per tessere relazioni e far crescere quei cantieri sinodali tanto cari al nostro Santo Padre.
L’apertura dei lavori, come vuole la tradizione dell’AC, è partita dalla Parola. Lidia Maggi, teologa e pastora della Chiesa evangelica battista, ci ha introdotto, con la rilettura del Cantico dei Cantici, a ripensare che cosa ci appassiona nella vita e nella Chiesa, sottolineando che tutta la Scrittura è una grammatica in aiuto a discernere i nostri desideri e che la passione è fondamentale per renderci liberi da ciò che il mondo imprigiona.
Nei giorni seguenti si sono susseguiti relatori d’eccezione quali Paolo Bovio, managing editor di Will Media, padre Bernardo Gianni, abate dell’Abbazia di San Miniato e la Prof.ssa Antonella Sciarrone Alibrandi, sottosegretaria al Dicastero per la cultura e l’educazione, i quali, in una tavola rotonda a tre, hanno dialogato e si sono interrogati sull’accelerazione del nostro tempo convenendo che debba essere riportato a un recupero delle relazioni personali, spirituali e territoriali.
Il convegno è stato caratterizzato anche dalla presenza di molti vescovi, circa una trentina provenienti da tutta Italia, che hanno lavorato insieme alle presidenze diocesane interrogandosi sulla “Chiesa che sogniamo”.
Una Chiesa capace di dialogare con tutti, che sappia prendersi cura delle persone, vicina, prossima, che sappia mettere al centro della sua esperienza il valore della comunità.
Il Card. Matteo Zuppi ci ha poi donato, con la sua presenza nella Celebrazione eucaristica e con un incontro dal titolo “Prendersi cura della Chiesa”, molti spunti per affrontare i problemi del nostro tempo cercando di saper aggiornare le frontiere, saper capire e accompagnare le migrazioni, non aver paura del diverso, essere vicini alle fragilità e alle povertà del mondo globale. Ricordandoci che questa Chiesa ha bisogno del contributo dell’azione cattolica, un AC che sappia mettersi in gioco, credibile e vicino all’altro.
Un ringraziamento di cuore va infine alla presidenza nazionale e agli assistenti che hanno reso possibile questa straordinaria esperienza di fraternità sinodale.
Un popolo in cammino che è arrivato da tutta Italia a Castelgandolfo per dire “noi ci siamo” su tanti temi quali la guerra, l’ecologia, il salario minimo, l’istruzione e per tessere relazioni e far crescere quei cantieri sinodali tanto cari al nostro Santo Padre.
L’apertura dei lavori, come vuole la tradizione dell’AC, è partita dalla Parola. Lidia Maggi, teologa e pastora della Chiesa evangelica battista, ci ha introdotto, con la rilettura del Cantico dei Cantici, a ripensare che cosa ci appassiona nella vita e nella Chiesa, sottolineando che tutta la Scrittura è una grammatica in aiuto a discernere i nostri desideri e che la passione è fondamentale per renderci liberi da ciò che il mondo imprigiona.
Nei giorni seguenti si sono susseguiti relatori d’eccezione quali Paolo Bovio, managing editor di Will Media, padre Bernardo Gianni, abate dell’Abbazia di San Miniato e la Prof.ssa Antonella Sciarrone Alibrandi, sottosegretaria al Dicastero per la cultura e l’educazione, i quali, in una tavola rotonda a tre, hanno dialogato e si sono interrogati sull’accelerazione del nostro tempo convenendo che debba essere riportato a un recupero delle relazioni personali, spirituali e territoriali.
Il convegno è stato caratterizzato anche dalla presenza di molti vescovi, circa una trentina provenienti da tutta Italia, che hanno lavorato insieme alle presidenze diocesane interrogandosi sulla “Chiesa che sogniamo”.
Una Chiesa capace di dialogare con tutti, che sappia prendersi cura delle persone, vicina, prossima, che sappia mettere al centro della sua esperienza il valore della comunità.
Il Card. Matteo Zuppi ci ha poi donato, con la sua presenza nella Celebrazione eucaristica e con un incontro dal titolo “Prendersi cura della Chiesa”, molti spunti per affrontare i problemi del nostro tempo cercando di saper aggiornare le frontiere, saper capire e accompagnare le migrazioni, non aver paura del diverso, essere vicini alle fragilità e alle povertà del mondo globale. Ricordandoci che questa Chiesa ha bisogno del contributo dell’azione cattolica, un AC che sappia mettersi in gioco, credibile e vicino all’altro.
Un ringraziamento di cuore va infine alla presidenza nazionale e agli assistenti che hanno reso possibile questa straordinaria esperienza di fraternità sinodale.
Eleonora Russo
Vice Presidente diocesana per il settore Adulti
Martina Bottaro
Vice Presidente diocesana per il settore Giovani