Dall’esterno dunque, il Campo di Formazione diocesano per aiuto-educatori ACR sembra non avere quasi nulla di diverso da quelli precedenti. Dall’interno, invece, possiamo affermare che, come ogni Campo Base, questo è stato unico nel suo genere. Unici sono infatti coloro che vi hanno preso parte e che hanno portato il proprio contributo ed unico è il Signore, che non smette mai di incontrarci e di farsi incontrare.
Le intense giornate di Campo erano così permeate dalla preghiera. La Liturgia delle Ore, la Santa Messa quotidiana, l’Adorazione Eucaristica e la possibilità di confessarsi hanno alimentato quel fuoco che permette l’azione e senza cui la nostra azione non avrebbe né impulso né direzione. È in questo clima che i ragazzi hanno affrontato diversi temi che stanno alla base di un cristiano e quindi di un educatore ACR chiamato a servire il Signore attraverso i bambini che gli sono affidati.
In questo sono venuti in aiuto alcuni ospiti: la dottoressa Stefania Cagliani (psicologa e pedagogista) che in modo chiaro e diretto ci ha fatto scoprire il bambino come persona – sostanza individuale di natura razionale – fatta di intelletto e volontà e quindi dotata di bisogni e attenzioni particolari; Francesco Gnecco, educatore del Movimento Ragazzi, che attraverso la sua testimonianza ha approfondito la spinta che i bambini hanno verso la spiritualità: non sono contenitori da riempire ma figli di Dio da accompagnare per irrobustire la Fede che è già presente in loro; l’Équipe ACR diocesana (organizzatrice del Campo) che con le relazioni sull’importanza del Gioco, sulla figura dell’educatore e sul percorso dell’anno ACR ha saputo dare consigli pratici su come trasmettere la Parola, l’Amore del Signore durante i sabati in Parrocchia, affinché si possa essere e non fare gli educatori.
Educatori, tuttavia, non lo si è soltanto al sabato con i ragazzi, ma in ogni ambito della propria vita. È per questo motivo che Cristina Lodi, consigliere comunale di Genova, ci ha ricordato come sia bello mettersi al servizio della società in modi diversi, nel suo caso in politica, e ci ha incoraggiato a cambiare ciò che da cristiani non ci piace dandoci la testimonianza che, se teniamo lo sguardo fisso su di Lui, ogni cosa è possibile.
Ma non è finita qui! Oltre ad essersi impegnati durante le relazioni, gli educatori si sono sfidati nei più svariati tornei, in caccie al tesoro e quiz difficilissimi; hanno cantato a squarciagola i grandi classici della canzone italiana e le nuove hit, i canti di Chiesa e l’immancabile Inno del Campo Base; hanno recitato esilaranti scenette inventate da loro e non si sono lasciati intimorire dalla Gita a Fraconalto, che, sebbene spostata per il maltempo al penultimo giorno di Campo, hanno affrontato col sorriso, perché stanchi fisicamente, ma colmi e ricaricati dal Suo Amore.
Questo Campo Base è stato anche l’ultimo per Matteo Di Biase, Responsabile diocesano ACR, che con il prossimo anno associativo terminerà il suo servizio in Diocesi. Vogliamo ringraziare il Signore per il dono che ci ha fatto nella persona di Matteo, augurandogli di cuore tutto il meglio che Lui ha preparato per la sua vita e accompagnandolo nella preghiera.
Cristo regni!
Vice responsabile diocesano ACR
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