Sembra difficile, a maggior ragione nel periodo storico che stiamo vivendo, pensare a qualcosa di apparentemente astratto e lontano come la pace, ma forse proprio per questo è stato importante mantenere e celebrare con gioia una festa molto cara all’A.C.R.: la Festa della Pace.
A differenza degli ultimi anni, grazie alla fine dell’emergenza epidemiologica, è stato possibile organizzare nuovamente la Festa a livello zonale e la proposta è stata accolta con un incredibile entusiasmo da parte delle Parrocchie della nostra Diocesi.
Più di 700 bambini e ragazzi, provenienti da 45 Parrocchie, si sono ritrovati nelle loro zone sabato 28 gennaio, ospitati da diverse Comunità parrocchiali: Nostra Signora di Loreto per il Centro, Nostra Signora Assunta di Sestri Ponente per il Ponente, San Rocco di Vernazza per il Levante, San Fruttuoso per la Val Bisagno e Santissima Annunziata di Pedemonte per la Val Polcevera.
Ma come si fa a costruire la Pace, quella con la P maiuscola, quella duratura e concreta, quella che noi tutti, con il nostro piccolo contributo, possiamo portare nelle nostre realtà quotidiane? È stata questa la domanda che i bambini si sono sentiti porre all’inizio della Festa. Non bastano infatti i buoni propositi e i comportamenti corretti, per quanto indubbiamente essenziali, per portare la pace: i bambini, grazie ai giochi e alle attività proposte alla Festa, hanno capito che la vera Pace è solo quella che viene da Dio e che ci è stata donata tramite lo Spirito Santo. I sette doni dello Spirito sono la risposta alla domanda di partenza e la Festa è stata articolata in modo tale che i partecipanti potessero riscoprire la loro importanza per diventare autentici operatori di pace.
Proprio come in qualunque disciplina sportiva ci sono dei valori che fanno da collante tra i componenti di una squadra, così la Pace è per noi un elemento unificante, ci identifica e ci chiama direttamente in causa. La Pace non si costruisce in un pomeriggio solo ma giorno dopo giorno ed è il frutto di un costante allenamento, come sottolinea anche il titolo della Festa: “Allenati alla Pace!”.
Come ci hanno ricordato gli Assistenti diocesani di AC, Don Francesco Laria e Don Claudio Valente, e gli altri Assistenti parrocchiali che hanno partecipato alla Festa, la Pace comincia nel cuore di ciascuno di noi e, riprendendo le parole di Papa Francesco, la benevolenza, la misericordia e il perdono sono gli strumenti che, uniti ai doni dello Spirito Santo, ci aiutano nelle sfide quotidiane a far prevalere la carità sulle inimicizie, la riconciliazione sulle rivendicazioni e l’unità sulla divisione.
Sabato pomeriggio sono stati dunque gettati tanti semi di Pace e ciò non sarebbe stato possibile senza la preziosa collaborazione dei Responsabili Zonali ACR (che hanno avuto un ruolo centrale nell’organizzazione dell’evento), degli educatori, delle Parrocchie che ci hanno ospitato e dei ragazzi che hanno partecipato: vi ringraziamo di cuore!
I semi della Pace, probabilmente, impiegheranno tempo ad attecchire e crescere, ma i frutti arriveranno e saranno abbondanti perché lo Spirito Santo ci accompagna e alimenta in noi il desiderio di portare e diffondere l’unica vera Pace: l’Amore infinito di Dio per ogni suo figlio.
Aspettiamo allora con trepidante attesa i prossimi appuntamenti diocesani ACR, dal Bivacco di formazione per gli educatori alla Festa diocesana degli Incontri, per continuare a far crescere numerosi questi frutti!
Cristo regni!
Sabrina Torre
Membro dell’Équipe ACR diocesana