Caro Educatore…

Caro educatore,

alle porte di un nuovo anno associativo che inizia, ci guardiamo alle spalle per scovare le bellissime esperienze dei campi estivi, veri momenti di gioia unica nei quali si è Chiesa Viva. Andando ancora più in là riviviamo l’anno passato: i sabati con i bambini, le riunioni con gli educatori. Chissà che fatica a volte, ma torniamo a ricordare quei sorrisi che ci hanno risollevato, quelle parole che ci hanno confortato, quei momenti che abbiamo donato. In tutto questo, nei momenti più difficili e in quelli più belli Gesù era con te, perché a te ha affidato un compito importante.

Essere educatore è un compito importante, che hai accettato rispondendo ad una Sua domanda che certamente ti sarà giunta attraverso il tuo parroco o il tuo presidente parrocchiale o un responsabile, ma dietro di loro Gesù ti stava chiedendo una mano, e tu dicendo il tuo “SI” hai compiuto una scelta di vita, hai scoperto una parte della tua vocazione, hai intrapreso un viaggio. Stai certo che in questo viaggio non sei solo!

Noi educatori siamo chiamati ad accompagnare i bambini verso Gesù. Sì, loro a Lui: li vediamo gioire e piangere, fare le cose giuste e sbagliate, li vediamo crescere! Ma non siamo lì solo per osservare, noi possiamo aiutarli, dobbiamo aiutarli, siamo affianco a loro perché Gesù ci ha chiesto di dargli una mano, per accompagnarli sulla strada che Lui ha preparato per loro.

Adesso che siamo all’inizio dell’anno chissà quante novità ci investiranno, lo studio, il lavoro, nuovi impegni che ci vengono richiesti, e il gruppo ACR con un punto interrogativo. “Riuscirò a fare tutto?” Facile sarebbe dirti che puoi fare tutto e che non puoi lasciare il gruppo ACR, ma è più importante che tu scopra ciascun impegno da dove viene, chi ce lo chiede, chi c’è dietro a farci la domanda. La Gioia piena viene dal Signore, ecco a cosa siamo chiamati innanzitutto, ad essere gioiosi testimoni del Vangelo e questo è il principale criterio, se non unico per le scelte del nostro quotidiano e della nostra vita.

I mesi che ci attendono li guardiamo con le singole e comuni aspettative, con molteplici speranze e forti sicurezze che ci accompagneranno quest’anno durante il quale l’associazione è chiamata ad un rinnovamento delle cariche come fa ogni tre anni: rinnovare cioè rendere nuovo, nuovi volti, nuove idee, nuove modalità per puntare all’obiettivo dell’Azione Cattolica: andare incontro a sempre più persone ad annunciare la gioia del Vangelo.

In questo rinnovamento non avere paura se verranno a dirti “Abbiamo pensato qualcosa per te“, non fermarti ad analizzare i pro e i contro, fissa lo sguardo su Maria e a quel grande “Si” che ha detto semplicemente perché si fidava di Dio.

Augurandoti un buon anno associativo, ti assicuriamo la preghiera per il tuo cammino e di tutto il tuo gruppo educatori e ACR!

Cristo Regni!

Alberto, Stefania, Don Alvise

                                                                                                               e tutta l’equipe ACR

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