L’ALLEANZA CONTRO LA POVERTA’ A GENOVA: PRIMO PASSO IERI A CASA DELLA GIOVANE

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Caritas Diocesana e Fondazione Auxilium hanno organizzato un confronto traenti ecclesiali, Terzo settore e Sindacati confederali
sul Reddito di inclusione sociale
contro la povertà assoluta, proposto a livello nazionale dalla “Alleanza contro la povertà”.
1 italiano su 10 è in povertà assoluta, il 6,8% delle famiglie.
Francesco Marsico (Caritas Italiana): “Servono 7,1 miliardi ma è l’unico intervento concretamente realistico”.

Fondazione Auxilium e Caritas Diocesana di Genova hanno promosso nel pomeriggio di ieri, lunedì 15 settembre, presso Casa della Giovane in Piazza S. Sabina, il primo incontro ligure sul tema del Reddito di inclusione sociale (Reis), misura “universale” di contrasto alla povertà assoluta in Italia, promosso dalla “Alleanza contro la povertà“. Presenti le principali organizzazioni che in Liguria si occupano di povertà, equità, inclusione sociale, lavoro, con unasignificativa convergenza tra enti ecclesiali, Terzo Settore, Sindacati Confederali: oltre ad Auxilium e Caritas, hanno partecipato Acli, FIO.psd – Federazione Italiana Organismi Persone Senza Dimora, Associazione S. Marcellino, Comunità di S. Egidio, Volontariato Vincenziano, Banco Alimentare, Azione Cattolica, Confcooperative, Forum Terzo Settore, Cgil, Cisl e Uil. A spiegare cosa sia il Reddito di inserimento sociale, Francesco Marsico, responsabile dell’Area Nazionale di Caritas Italiana.

Il Reis, che verrà presentato a livello nazionale nel prossimo mese di Ottobre, nasce da una proposta iniziale di Acli e Caritas Italiana e ha motivato l’adesione trasversale di molte organizzazioni nazionali, collaborazione che ribadisce l’importanza di questo strumento: insieme alla Grecia, ricorda Marsico, l’Italia è il solo paese dell’Europa “a 15” a non contemplare una misura universale di contrasto alla povertà assoluta, che ormai nel nostro paese riguarda il6,8% delle famiglie italiane, 1 persona su 10, con un incremento del 70% dal 2005 al 2010. “L’introduzione del Reis – spiega Marsico – è una risposta all’articolo 3 della Costituzione Italiana che impegna la Repubblica a rimuovere gli ostacoli per una piena ugualianza tra i suoi cittadini”. Il Reis non è una novità assoluta: il ministro Giovannini, nel Governo Letta, aveva allo studio una misura simile che non fece a tempo a concretizzare per l’avvicendamento con il Governo Renzi. Oggi le sole risposte istituzionali alla crisi economica sono la cassa integrazione e la social card, che però raggiunge un target limitato e non rappresentano una risposta precisa alla povertà assoluta.
Ma quanto costerebbe garantire un reddito minimo alle famiglie in povertà assoluta? “7,1 miliardi – risponde Marsico – lo 0,34 del PIL, da investire gradualmente, 900 milioni di euro il primo anno.” Una misura possibile in tempi come questi? “Assolutamente sì. Anzi è attualmente l’unica prospettiva realistica perchè è difficile immaginare di intervenire sulla povertà relativa in un momento così complesso di crisi economica. L’Alleanza contro la povertà proporrà al Governo non solo lo strumento ma anche anche le modalità con cui renderlo concreto”.
Il Reddito di inserimento sociale non si limiterebbe ad una erogazione di soldi, se non nei casi estremi: proprio perchè può contare sulla rete trasversale delle organizzazioni coinvolte, accompagnerebbe il sostegno economico ad interventi per l’inserimento sociale e lavorativo dellle famiglie raggiunte. “Intervenire sulla povertà assoluta – conclude Marsico – non significa assistenzialismo ma porre una base anticiclica all’andamento economico del nostro paese, rafforzando la capacità di tenuta dei cittadini più deboli e la loro possibilità di crescita”.
All’”Alleanza contro la Povertà in Italia” aderiscono:
Acli, Anci, Action Aid, Azione Cattolica Italiana, Caritas Italiana, Cgil-Cisl- Uil, Cnca, Comunità di S. Egidio, Confcooperative, Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, Federazione Nazionale Società di San Vincenzo De Paoli Consiglio Nazionale Italiano ONLUS, Fio-PSD, Fondazione Banco Alimentare, Forum Nazionale del Terzo Settore, Lega delle Autonomie, Movimento dei Focolari, Save the Children, Jesuit Social Network.