[teaser url=”https://www.azionecattolica.ge.it/media/2014/08/campo-base-acr-2014-tutto-da-scoprire/” title=”Foto del Campo” src=”https://www.azionecattolica.ge.it/media/wp-content/uploads/2014/08/DSCN2432.jpg” target=”_blank”]Vai alle foto[/teaser]
Dal 26 Luglio al 2 Agosto, una settimana “tutta da scoprire”, nella quale tanti volti di giovani educatori sono arrivati al Santuario di N.S. della Guardia per una formazione verso la scelta educativa, attraverso le relazioni, i giochi e la preghiera. Si è partiti dalla vocazione, dall’essere educatore alle scelte di vita, aspetto affrontato con l’aiuto dell’equipe Giovani e del loro assistente Don Marco Galli, durante i primi giorni – sabato e domenica – del campo: i ragazzi hanno riflettuto sull’amore che abbiamo verso Dio, verso noi stessi e verso gli altri e di come tutto questo ci aiuta a compiere le scelte di vita; in questo ci sono venuti in aiuto due testimonianze, le suore della Congregazione di San Giuseppe ed i giovani sposi Luca e Silvia Scriva con il piccolo Matteo.
Dal lunedì, con i tempi cadenzati dalla preghiera e dalle campane del santuario, i giovanissimi educatori hanno iniziato a seguire le relazioni, sempre precedute dalle meditazioni (le “pillole”) dell’assistente don Alvise Leidi. la prima relazione è stata tenuta dalla Dottoressa Ilaria Schizzi – psicologa – che ha affrontato la psicologia del bambino, tema particolarmente delicato per chi affronta un servizio educativo con i piccoli. Nel pomeriggio di lunedì invece Sara Cevasco e Filippo Fabbri – dell’equipe ACR – hanno presentato un ABC del gioco, per capire quanto sia importante e fondamentale questo aspetto per i bambini. Le relazioni che si sono susseguite nei giorni successivi hanno riguardato la figura dell’educatore: Alberto Macchiavello e Federico Martello, mantenendo il filo logico dell’ABC, hanno ribadito quali sono i comportamenti e gli aspetti chiave che si devono tenere durante la “riunione del sabato” e nella sua preparazione; un’altra importante riflessione, tenuta da Gigi Borgiani, ha ribadito il valore della scelta associativa nel nostro servizio, ed in questa occasione è stata fatta una presentazione dell’Azione Cattolica come via privilegiata per l’apostolato e la testimonianza laicale nel nostro tumultuoso, ma affascinante, mondo.
I tempi liberi e la sera sono state le occasioni buone per stringere sempre più le relazioni attraverso giochi e momenti di condivisione, per fare risonanza e raccogliere tutto quello che durante il giorno si è ascoltato. Le ultime relazioni sono state quelle dell’Assistente sulla spiritualità del bambino, quella sul primo soccorso e farmacia, tenuta da Franca Favareto – medico Asl – e quella sulle Guide ACR, strumenti fondamentali per la programmazione e affrontare il cammino annuale, formidabilmente presentate da Stefania Belcastro e Gianluca Lo Maglio.
Ma non poteva mancare la giornata della gita: partenza al mattino e dritti verso i piani di Praglia; in una giornata di sole e nubi abbiamo attraversato Lencisa, fatto tappa presso la capellina di Roccamaia e poi su seguendo la via dell’acquedotto. Raggiunta la meta abbiamo celebrato la S. Messa e la nebbia che ci ha avvolto durante la gita l’abbiamo ritrovata nell’omelia, durante la quale ci ha ricordato che anche se siamo avvolti da questo velo bianco che non ci permette di vedere niente, se ci mettiamo in cammino possiamo liberarci e vedere quella luce che ci guida. E questa luce l’abbiamo trovata il penultimo giorno durante il deserto e l’adorazione eucaristica, meditando alcuni brani biblici posti dal nostro Assistente, tra cui il vangelo che accompagnerà l’anno associativo: “Coraggio, sono io” (Mc 6, 45-52).
A conclusione della settimana abbiamo partecipato al pellegrinaggio diocesano del primo sabato del mese, recitando il S. Rosario con tanta gente salita da Genova sentendoci parte della Chiesa diocesana; di questa appartenenza è stata un segno visibile la visita del Vicario generale Mons. Doldi che ci ha salutati e ricordato l’importanza del nostro ruolo. Con lui ci ha salutati anche il Rettore del santuario Mons. Granara il quale ci ha voluto lasciare un piccolo dono per ricordare il nostro soggiorno al santuario alla fine della S. Messa conclusiva del campo, partecipata in modo numeroso da tutti i genitori dei ragazzi e dai presidenti e assistenti parrocchiali, piacevolmente incontrati anche durante la settimana, per ribadire l’importanza della comunità nel servizio che compiono gli educatori. La premiazione e la foto di gruppo hanno segnato la chiusura di questi sette giorni, intensi e vivaci, che come ogni anno lasciano un immenso bagaglio di esperienza per crescere nella fede e nella formazione; e allora dopo essere saliti su in cima al monte per scoprire e incontrare Gesù nei volti, nelle parole e nell’eucarestia si torna a casa scendendo, pronti a seguirlo e farlo incontrare ai nostri bambini per una anno che sarà TUTTO DA SCOPRIRE!
Alberto Macchiavello
Responsabile diocesano ACR